Salve,
frequento molti rivenditori romani di hi fi e, in più di un'occasione, ho avuto modo di ascoltare queste amplificazione francesi (120 e 200) in diverse configurazioni e con diffusori completamente diversi.
La particolarità di questo integrato (dove possibile con il suo brevetto) è quella di "correggere" la risposta dei diffusori riuscendo a coprire i "buchi" e, quindi, far rendere al meglio il sistema di altoparlanti. In parole povere una specie di equalizzazione (numerica/digitale) specifica per il diffusore, ma non si tratta certamente di questo. Comunque, a detta della Devialet (si legge nei loro siti), grazie al lavoro dei tecnici, questa particolare tecnologia sarebbe in grado di far rendere al massimo (rendimento) ogni diffusore interfacciato.
Praticamente ho, come detto in precedenza, ascoltato i due integrati ( 120 e 200 ) in sale insonorizzate e con diffusori diversi e la sensazione (la mia personale) è quella di una leggera "freddezza" ma questo potrebbe anche essere dovuto al mio orecchio abituato ad un suono più morbido, dettagliato ed arioso.
Volevo chiedere se avete informazioni sulla tecnologia ADH (ANALOG DIGITAL HYBRID) presentata dalla casa francese come una nuova classe di amplificazione ma (a parte un accenno di qualche anno addietro su una rivista del settore) non mi sembra sia mai stata presa in considerazione dalle riviste.
Tecnologicamente interessante dal punto di vista dell'elettronica (il comando a distanza è stupendo) non riesco a capire come i difetti di un diffusore possono essere corretti (compensati) o si possa modificare il modo in cui (ad esempio un diffusore due vie filtrato) l'altoparlante emette il suono anche ai soli fini della direttivita' dell'emissione o come possa "raddrizzare" forme di distorsione non lineare nella risposta in frequenza della/dalla sorgente!
Musicali saluti in Classe A
frequento molti rivenditori romani di hi fi e, in più di un'occasione, ho avuto modo di ascoltare queste amplificazione francesi (120 e 200) in diverse configurazioni e con diffusori completamente diversi.
La particolarità di questo integrato (dove possibile con il suo brevetto) è quella di "correggere" la risposta dei diffusori riuscendo a coprire i "buchi" e, quindi, far rendere al meglio il sistema di altoparlanti. In parole povere una specie di equalizzazione (numerica/digitale) specifica per il diffusore, ma non si tratta certamente di questo. Comunque, a detta della Devialet (si legge nei loro siti), grazie al lavoro dei tecnici, questa particolare tecnologia sarebbe in grado di far rendere al massimo (rendimento) ogni diffusore interfacciato.
Praticamente ho, come detto in precedenza, ascoltato i due integrati ( 120 e 200 ) in sale insonorizzate e con diffusori diversi e la sensazione (la mia personale) è quella di una leggera "freddezza" ma questo potrebbe anche essere dovuto al mio orecchio abituato ad un suono più morbido, dettagliato ed arioso.
Volevo chiedere se avete informazioni sulla tecnologia ADH (ANALOG DIGITAL HYBRID) presentata dalla casa francese come una nuova classe di amplificazione ma (a parte un accenno di qualche anno addietro su una rivista del settore) non mi sembra sia mai stata presa in considerazione dalle riviste.
Tecnologicamente interessante dal punto di vista dell'elettronica (il comando a distanza è stupendo) non riesco a capire come i difetti di un diffusore possono essere corretti (compensati) o si possa modificare il modo in cui (ad esempio un diffusore due vie filtrato) l'altoparlante emette il suono anche ai soli fini della direttivita' dell'emissione o come possa "raddrizzare" forme di distorsione non lineare nella risposta in frequenza della/dalla sorgente!
Musicali saluti in Classe A